L’area montana delle Orobie Bergamasche è coinvolta da un processo di declino rurale con fenomeni di marginalità economica, per cui è necessario costruire una società rurale che possa essere autosostenuta dal punto di vista occupazionale ed economico in un ambiente con standard e qualità di vita coerenti con le aspettative sociali attuali.
La valutazione della sua importanza in relazione al benessere collettivo va ben al di là dei dati sul valore aggiunto o della produzione vendibile, se si tiene conto delle tematiche ambientali e delle economie esterne ai processi produttivi.
Emerge da questo punto di vista il collegamento fondamentale tra agricolo e rurale. Il sistema locale del Parco racchiude in sé, come elemento caratterizzante, come proprietà emergente, la ruralità, che si ritrova non solo nelle attività produttive, ma anche nella vita sociale e ricreativa, nelle istituzioni.
Questa ruralità ha fra i suoi elementi l’agricoltura, che viene svolta da una piccola percentuale degli attivi, ma senza la quale si andrebbe a registrare una turbativa che ne modificherebbe profondamente i meccanismi di regolazione con evidente ripercussione sugli aspetti ambientali, culturali, economici.
Il mantenimento di un’attività agricola sostenibile in termini ambientali, sociali ed economici è uno dei principali obiettivi che il Parco delle Orobie Bergamasche si prefigge di conseguire, partendo dal principio che l’ambiente montano orobico si è così configurato attraverso la millenaria interazione tra l’uomo e la montagna, interazione che ha modificato lo spazio in territorio. In questo processo lentissimo, si sono create le condizioni di insediamento e radicamento di specie e animali che hanno condiviso con le attività antropiche spazi più o meno grandi, contestualizzandosi.